Il Carso e i vini di Beniamino Zidarich
Io amo il vino, in (quasi) tutte le sue sfumature, e questo, penso di averlo dichiarato più e più volte.
I motivi che mi portano ad amarlo sono davvero tanti e vanno decisamente oltre al piacere personale e alla delizia del palato, ma dopo che ho cominciato a girare per cantine ho capito cosa c’era, quali erano le corde giuste che venivano stimolate per farmi accendere la scintilla… e si finisce sempre lì, nella passione che si lega imprescindibilmente alla follia.
Beniamino Zidarich è uno di quelli che metterei in direttissima nella categoria dei vignaioli eroici, per la voglia di coltivare sui terreni friulani del Carso, dove bisogna scavare la roccia calcarea e farsi bastare la poca terra rossa che è il tocco d’arte nei suoi vini che nascono e crescono praticamente solo lì, in vigna.
E in vigna, sotto il sole, ci racconta passo dopo passo cosa mette in bottiglia, senza compromessi e troppe lavorazioni. E tra quei filari raccoglie la terra e la sbriciola tra le mani, ci mostra i grappoli, stacca le foglie un po’ secche, come se quelle piante e quella terra avessero bisogno di una cura quasi affettuosa per dare il meglio. E pensare che questa collina sul Carso non è neanche la parte migliore da vedere.
Scendiamo in cantina e quello che ci si presenta davanti agli occhi è a dir poco sbalorditivo: una cantina completamente scavata nella roccia, cinque piani e tunnel pieni di botti dove viene affinato il vino… Da non crederci. “ogni pietra che è stata tolta è stata usata per la realizzazione della cantina, niente è stato smaltito nè buttato… Quello che era qui, qui è rimasto, nonostante molti non ci credano”. Se non è amore questo.
E poi, ovviamente, i vini. Ne proviamo due seduti nell’osmizza che affaccia su un paesaggio da cartolina (più uno che è ancora un “prototipo” che non si può svelare), la Vitovska e il Terrano, un bianco e un rosso. Strani, non per tutti i palati. Il bianco è macerato sulle bucce, “segue la sua strada, io non faccio molto, è il vino che fa tutto da solo, e si sente”. Il colore è giallo dorato, torbido, il profumo continua a variare. Se il vino si fa da solo significa proprio che quella terra sente tutto l’amore e il rispetto che Beniamino mette nel suo lavoro.
Non vi fidate del mio giudizio? Provate a curiosare cosa dice Scanzi dei vini di Zidarich: credo si sia innamorato anche più di me.
Contatti Azienda Agricola Zidarich
Loc. Prepotto, 23 – Duino Aurisina – Trieste
Tel./Fax: 040 201223
mail: info@zidarich.it
Sito web: zidarich.it
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