
Cucina piemontese: cosa mangiare in zona Langhe Roero
Al mio ritorno dal blog tour nella Langhe (Piemonte) mi sono resa conto di avere molte foto dei piatti che ho avuto il piacere di mangiare. Il territorio delle Langhe è famoso per l’ottima cucina (oltre che per i vini conosciuti in tutto il mondo), piatti semplici della tradizione realizzati con grande cura e con estrema attenzione nella scelta della materia prima.
Chi mi conosce lo sa, fotografare quel che mangio è diventata un’ossessione, tanto che mi capita di farlo anche a casa (il mio compagno ormai c’è abituato, ma all’inizio mi prendeva per pazza!).

Cosa mangiare nelle Langhe
Fritto misto piemontese
La prima sera nelle Langhe abbiamo mangiato il fritto misto piemontese in un ristorante famoso proprio per questo piatto: “Il Centro” a Priocca, paesino a 30 chilometri circa da Barolo. Ho scoperto che in Piemonte friggono davvero di tutto: dalla classica costatina di agnello, passando per cervello e midollo fino ad arrivare a semolino e agli amaretti. Come dolce, per rimanere in tema, mele e pere rigorosamente fritte.

Salsiccia di Bra
Si tratta di una salsiccia di manzo da mangiare cruda. E’ tipica di Bra, piccolo centro ad una trentina di chilometri da Barolo. Mi hanno raccontato che se comprate la salsiccia di Bra in una macelleria di un altro paese, anche se a pochi chilometri di distanza, non sarà mai come l’originale.
Se non siete grandi amanti della carne cruda o non potete mangiarla non sarà difficile trovare in menù anche i tajarin (pasta all’uovo) conditi con salsiccia (cotta).

Bonet
Dolce tipico piemontese con cioccolato e amaretti. Gli amanti del cioccolato non possono esimersi dall’assaggiare questa golosa specialità.
La nocciola tonda gentile
Non si tratta di un piatto, lo so, ma le nocciole delle Langhe vanno provate per capire la differenza con quelle che avete mangiato fin’ora. Forma, gusto e aroma vi conquisteranno. Troverete molti dolci realizzati con le nocciole: i brut ma bun, la classica torta di nocciole e moltissimi biscotti che potrete trovare nei forni di ogni piccolo paese.

Tagliata di Fassone piemontese
Razza bovina tra le migliori in Italia, tenera e magra. L’ho assaggiata all’Osteria Boccabuona a Bra, un ottimo ristorante che oltre ai piatti in menù offre una degustazione completa (dall’antipasto al dolce) a 28 euro, prezzo onesto.

Insalata russa e vitello tonnato
Lo sapete che insalata russa e vitello tonnato sono due piatti tipici della cultura culinaria piemontese? Io nonostante li abbia sempre mangiati ne ignoravo la provenienza. Vengono serviti come antipasto, ottima la salsa del vitello tonnato. Li ho assaggiati presso La Bottega del Vicoletto ad Alba, a metà tra un piccolo ristorante e una bottega di alta gastronomia.

Battuta al coltello
Torniamo alla carne cruda e al Fassone piemontese. La battuta al coltello è carne cruda tritata a mano con un coltello. Viene solitamente condita con sale e olio extra vergine d’oliva. I blogger di “Italy Different” hanno avuto il piacere di sbirciare lo chef Maurizio Barbero all’opera nella cucina del ristorante “La Bassolasca” a Santo Stefano Belbo, il paese di Cesare Pavese.

Zabaione al moscato
Una carica di energia fatta di uova, zucchero e moscato, vino dolce e profumato tipico della zona. Io ho assaggiato lo zabaione preparato da Maurzio Barbero (vedi “Battuta al coltello”) e mi è servito per salire dopo pranzo fino al Casotto della Gaminella, luogo incontrato ne “La luna e il falò” di Cesare Pavese.

Ravioli al plin
Ravioli fatti a mano e chiusi con un plin, un pizzico. Il ripieno è di carne e il condimento di burro e parmigiano o sugo d’arrosto. Li potete trovare anche serviti al naturale.
Mangiare nelle Langhe: la Bagna Cauda – foto di maaco
La Bagna Cauda
La Bagna Cauda è un piatto che non ho avuto il piacere di assaggiare ma che mi è stato descritto più volte. Gli ingredienti sono solo tre: olio extra vergine d’oliva, acciughe e tanto, tanto aglio. E’ un piatto conviviale che si mangia in autunno e in inverno, viene servito in una terrina dove si possono intingere le verdure di stagione. Consiglio spassionato: state lontani per diversi giorni da chi ha mangiato bagna cauda, l’odore di aglio non risparmia nessuno.
Leggi anche: Weekend gastronomico nelle Langhe: dove mangiare
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Fondatrice e autrice di BeRoad.it; Web Content Creator & Editor; Seo CopyWriter.
Adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni.
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Ciao! Sono Valentina

Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.
Vedo che ci hai dato dentro col mangiare Valentina! Sono felice ti sia piaciuto il mio Piemonte. La bagna càuda, comunque, non deve avere per forza tanto tanto aglio. E un trucco, a casa mia, è quello di tritare e aggiungere le lische di acciuga! 😉
Direi che ci sapete fare con la cucina voi piemontesi 😉