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Una settimana in Tunisia: itinerario e organizzazione del viaggio (parte 2)

Ho trascorso una settimana in giro per la Tunisia insieme alla mia famiglia, ed è stata una vacanza bellissima e affascinante.
Come ho già raccontato nella prima parte di questo diario di viaggio, per organizzare le tappe e trovare una guida turistica mi sono affidata alla piattaforma Evaneos, un sito che connette i viaggiatori con agenzie di viaggio locali in tantissimi paesi del mondo.

Ma ora proseguiamo con le tappe rimanenti del viaggio, così che, se desiderate partire in autonomia, possiate replicare l’itinerario e prenotare i nostri stessi alloggi.

Giorno 4: Douz, la porta del deserto
1 notte presso The Residence Douz ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Douz
Douz

Douz, villaggio conosciuto come “la porta del deserto”, è un piccolo centro urbano circondato da dune di sabbia del deserto. Molto carina la piazza, con i suoi negozi tipici dove potrete acquistare souvenir da portare a casa e i bar dove gustare un tè alla menta (con mandorle) con tutta la calma del mondo.

Dopo il tè e un’altra passeggiatina, siamo andati a pranzo al Restaurant Les Palmiers, proprio sulla strada con un bel cortile interno, ideale se volete assaggiare la cucina tipica della zona.
Qui vedrete cucinare la carne dentro a un vaso di terracotta che va fatto cuocere al fuoco.

La carne cotta alla brace dentro un vaso di terracotta
La carne cotta alla brace dentro un vaso di terracotta

A Douz appena fuori dal centro abitato, abbiamo fatto una passeggiata sui dromedari nel deserto.
E’ stato senz’altro divertente e suggestivo, ma quando si tratta di fare attività del genere sono sempre un po’ combattuta. Da una parte ci sono gli animali, che non ho la certezza vengano trattati con le giuste cure, mentre dall’altra ci sono persone che hanno davvero poco (nel Sud della Tunisia il problema della mancanza di lavoro è molto forte) e che in qualche modo devono portare a casa i soldi per mangiare.

Fate le vostre giuste considerazioni per decidere se partecipare ad una escursione del genere oppure no.
In alternativa ai dromedari potete fare una gita con i quod.

The Residence Douz
The Residence Douz

Nel pomeriggio siamo andati a rilassarci in albergo… e che albergo! The Residence Douz credo sia l’hotel più di lusso in cui io sia mai stata. Effettivamente “troppo” per le nostre esigenze, ma a detta della nostra agenzia non c’era posto da nessun’altra parte. Gli hotel al sud non sono tantissimi e il periodo di Capodanno non ha aiutato.
Le nostre stanze erano enormi, per non parlare del bagno, con doccia e vasca, quasi una spa personale. L’arredamento semplice ma di gran gusto.
La cosa bella del Residence Douz è il paesaggio desertico in cui si trovano le camere, davvero suggestivo aprire gli occhi la mattina e trovarsi lì.

Giorno 5: Tozeur
1 notte presso Dar Nejma ⭐️⭐️⭐️

Tozeur
Tozeur

Partenza verso Tozeur con tappa nella zona dello Chott El Djerid, antico lago prosciugato, ricoperto di uno strato salino scintillante.
Tozeur, capoluogo della regione Bled El Djerid, è una piccola cittadina fatta di mattoni di sabbia e argilla.

Il pomeriggio abbiamo fatto una bellissima escursione nel deserto con la jeep, al fine di raggiungere Mos Espa, uno dei tanti set di Star Wars che popolano la Tunisia (se siete interessati all’argomento leggete Una settimana in Tunisia tra i set di Star Wars).

Set di Star Wars nel deserto tunisino
Set di Star Wars nel deserto tunisino

Nel tardo pomeriggio siamo tornati nel cuore di Tozeur per raggiungere il nostro alloggio, un caratteristico dar tunisino, una sistemazione che mi ha ricordato i riad marocchini.

Il Dar Nejma mi ha subito colpito per la sua bellezza, una dimora storica piena di fascino.
La nostra stanza da quattro era davvero bella, peccato per il bagno che era molto freddo e con diverse lampadine non funzionanti.

Dar Nejma a Tozeur
Dar Nejma a Tozeur


Al Dae Nejma hanno anche organizzato il cenone di Capodanno con aperitivo musicale e tantissime portate. Una cena un po’ troppo lunga per i miei gusti (il giorno dopo avevamo la partenza molto presto), ma se ci tenete a festeggiare il Capodanno sappiate che in questo sono preparati.
La colazione purtroppo non abbiamo potuto farla perché l’appuntamento con la nostra guida era alle 7.00 (eh si non è stato il massimo proprio il primo Gennaio svegliarsi con il buio) per raggiungere in tempo utile Kairouan e la Grande Moschea.

Giorno 6: Kairouan (la città santa) e Sousse
1 notte al Sousse Palace Hotel ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

La Grande Moschea di Kairouan
La Grande Moschea di Kairouan

Kairouan è la quarta città santa dell’Islam, famosa per la sua Grande Moschea, un monumento maestoso, la moschea più antica del Maghreb.
Vi consiglio di visitare anche la Moschea di Sidi Sahab, conosciuta come la Moschea del Barbiere.

Kairouan è conosciuta anche per i suoi venditori di tappeti realizzati a mano, davvero unici.

Tappeti fatto a mano

A pranzo ci siamo fermati al Ristorante El Brija, un bel locale con la possibilità di mangiare sulla terrazza, con ottimi piatti tradizionali. Unico appunto, il servizio un po’ lento (non l’ideale se avete fretta).

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto la nostra ultima tappa, Sousse, deliziosa cittadina sul mare con una bella medina. Peccato che non l’abbiamo visitata molto bene a causa della pioggia.

Albergo Sousse Palace
Albergo Sousse Palace

L’hotel Sousse Palace, in cui abbiamo passato l’ultima notte, è un albergo 5 stelle in una buona posizione, tra il mare e la medina, ideale per chi vuole girare la città.
La cena e la collazione al buffet non hanno deluso le nostre aspettative.

Giorno 7: Sousse a aeroporto

Sousse
Sousse

C’è poco da dire sul giorno 7 del nostro viaggio. Ci siamo svegliati e abbiamo fatto una bella colazione al buffet con molta calma (l’unico giorno in cui non avevamo orari ce lo siamo goduto).

Abbiamo poi preparato i bagagli e aspettato che spiovesse, ma non è successo. >
Così ad un certo punto ci siamo fatti coraggio e abbiamo girato un pochino la città.
E’ stato un ultimo giorno un po’ triste e malinconico di un viaggio sorprendentemente bello!

Verso ora di pranzo ci siamo diretti verso l’aeroporto di Tunisi e siamo ripartiti per Roma.

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Sono Valentina Besana, blogger professionista, fondatrice e autrice di BeRoad.it.
Amo il turismo di prossimità, andare in giro per Roma e il Lazio e condividere nuove scoperte con voi.
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