Cucina giapponese: utile glossario per mangiare in Giappone
Andando in Giappone scoprirete due cose:
– il sushi è abbastanza diffuso, ma esistono moltissimi altre specialità culinarie;
– si può mangiare bene senza spendere una fortuna.
Di seguito troverete un glossario utile per cavarvela durante il vostro soggiorno culinario in Giappone, perché sebbene l’inglese sia diffuso, non tutti lo parlano. E soprattutto non in tutti i ristoranti sono presenti menù in altra lingua al di fuori del giapponese.
Indice dei contenuti
- 1 Per avere consigli sul Japan Rail Pass, su dove dormire in Giappone, su shopping e quant’altro leggi la Nippo Guida!
- 2 Teishoku: è il menù fisso, solitamente molto conveniente e abbondante (a pranzo i prezzi sono più bassi rispetto alla cena).
- 3 Onigiri: Triangolini di riso avvolti nell’alga con un ripieno di salmone, tonno o umeboshi (prugne salate). Ideali per uno snack veloce. Costano circa 150 yen l’uno e si trovano freschi anche al Seven Eleven (minimarket aperto 24 h).
- 4 Asa gohan (colazione): in Giappone la colazione è salata ed è composta da riso, verdure sottaceto, carne o pesce.
- 5 Ti piace il blog? Mi trovi anche su Facebook Instagram Google+ Twitter
Per avere consigli sul Japan Rail Pass, su dove dormire in Giappone, su shopping e quant’altro leggi la Nippo Guida!
Izakaya: tipico pub giapponese dove, oltre a bere, si possono gustare piccoli piatti a prezzi accessibili. Tipici degli Izakaya sono gli Yakitori, spiedini fatti con ogni parte del pollo: petto, pelle, coscia e cartilagine.
Irasshimase: in tutti i ristoranti e izakaya verrete accolti con un corale e caloroso “Irasshimase”, parola giapponese che sta per benvenuto.
Oshibori: la prima cosa che vi sarà portata appena seduti a tavola sarà un asciugamanino umido e bollente per lavarvi le mani, che si chiama appunto oshibori.
Acqua e birra: subito dopo l’oshibori vi verrà sempre portato un bicchierone d’acqua ghiacciato, che lo chiediate o meno. Per la birra, molto diffusa in Giappone, calcolate dai 500 yen in su per una media chiara. Le marche di birra più diffuse in Giappione sono: Asahi, Kirin, Sapporo e Suntory.
Sushi: con la parola “sushi” si indica il modo in cui viene cucinato il riso (con l’aceto). Il sushi non deve per forza essere fatto con il pesce crudo, come siamo abituati a pensare qui in Italia, ma può essere farcito anche con uova e vegetali. In Giappone spesso tra il riso e il pesce crudo viene spalmato il wasabi, che ha funzione antibatterica.
Kaiten – Zushi: con questo termine si indicano i sushi-bar, la cui particolarità sono i piattini che scorrono su un nastro trasportatore. Ideali se volete fare una scorpacciata di sushi e sashimi a buon prezzo.
Tempura: fritto di verdura o pesce.
Spaghetti
In Giappone si usano principalmente 3 tipi di spaghetti, serviti solitamente in brodo:
Udon: spaghetti molto spessi di farina di frumento
Soba: spaghetti molto sottili di grano saraceno
Ramen: spaghetti all’uovo originari della Cina
Zaru Soba: Soba serviti freddi in un contenitore di bambù e conditi con salsa di soia e wasabi. Non li consiglio, è uno dei pochi piatti giapponesi che non sono riuscita a finire!
Katsudon: è un piatto molto gustoso composto da una base di riso ricoperta da una cotoletta di maiale tagliata a pezzettini e da un uovo strapazzato. Lo potete considerare un piatto unico in quanto è molto sostanzioso.
Okonomiyaki: a metà tra un pancake e una pizza che viene cucinata direttamente al tavolo con una piastra speciale (Teppan) e farcita con diversi ingredienti: carne, pesce, uova, verdure, gamberetti, zenzero e chi più ne ha più ne metta!
Onigiri: Triangolini di riso avvolti nell’alga con un ripieno di salmone, tonno o umeboshi (prugne salate). Ideali per uno snack veloce. Costano circa 150 yen l’uno e si trovano freschi anche al Seven Eleven (minimarket aperto 24 h).
Bento: piatto composto da carne o pesce, verdure, riso e sottaceti preparato per un veloce pranzo fuori casa. Il bento può essere comprato già pronto in tutti i supermercati ed esistono negozi specializzati nelle principali stazioni, ma molte donne lo preparano con cura al proprio marito. I contenitori tradizionali sono molto belli, di bambù o laccati.
Wagashi: tradizionali dolcetti molto belli esteticamente (ed anche buoni) preparati con riso macinato e con un ripieno di anko, una marmellata di fagioli azuki rossi.
Dorayaki: dolcetto composto da due strati di pancake con ripieno di fagioli rossi.
Matcha: tè verde in polvere utilizzato per la cerimonia del tè. Molto buono il gelato al matcha, color verde acceso.
Asa gohan (colazione): in Giappone la colazione è salata ed è composta da riso, verdure sottaceto, carne o pesce.
Okaikei Onegai shimasu: “Il conto per favore”. Soddisfatti o meno del vostro pasto giapponese non vi resterà che chiedere il conto
Guarda tutte le foto che ho scattato in Giappone
Ti piace il blog? Mi trovi anche su
Facebook
Instagram
Google+
Twitter