Weekend in Transilvania tra orsi bruni e castelli infestati
Luca e Laura, i due grandi viaggiatori di Roma che ho avuto il piacere di ospitare più volte qui su Be Road, sono appena tornati da un weekend in Transilvania, trascorso tra castelli infestati e la natura più incontaminata (con anesso incontro ravvicinato con gli orsi dei Carpazi). Qui sotto trovate il loro diario di viaggio con tanti consigli utili!
————————————–
Da quando siamo bambini siamo stati abituati ad immaginare la Transilvania come una terra mistica e sconosciuta, dimora di creature ancestrali e mitologiche.
È proprio qui che lo scrittore Bram Stoker decise di ambientare il suo famoso libro, Dracula, diventando padre dell’horror e libro di culto.

Questa regione della Romania è, in realtà, un altopiano bellissimo immerso tra vette innevate e boschi rigogliosi ricchi di fauna.
Grazie al divieto di caccia imposto dal regime dittatoriale di Nicolae Ceaușescu degli anni 80, oggi sono concentrati qui più del 60% degli Orsi dei Carpazi di tutta Europa.
Con l’idea di ripercorrere tra mito e realtà la storia di Vlad III (in arte Dracula) e di cercare di riprendere l’Orso Bruno dei Carpazi, partiamo da Roma con un volo per Bucarest, noleggiamo una macchina e ci fermiamo per una notte vicino all’aeroporto.
L’indomani, dopo una veloce colazione, siamo pronti a percorre i 175 Km che ci dividono dalla città di Bran in Transilvania.
Sulla strada facciamo una sosta di un paio d’ore a Sinaia, nel distretto di Prahova per visitare il Castello di Peleș, costruito in bellissimo stile neorinascimentale tedesco.

Dopo pranzo ci dirigiamo verso la città di Brasov.
Qui grazie all’aiuto di una piccola agenzia turistica con sede in città, partiamo alle 17.00 per un’escursione di Bear-watching per avvistare gli orsi nei boschi circostanti.
Incontrato il ranger al meeting point, saltiamo sul 4×4 e, guadando un piccolo ruscello, ci addentriamo all’interno della foresta.
Proseguiamo a piedi e ci imbattiamo subito nelle prime impronte di orso lasciate nel fango qualche ora prima.
Dopo una breve camminata arriviamo ad un piccolo capanno in legno che affaccia su una radura aperta avvolta da pini ed abeti.
Aspettando pazientemente al sicuro, nascosti dietro ad un vetro dentro il capanno, dopo circa 40 minuti di silenzio assoluto, riusciamo ad intravedere la prima coppia di orsi che si avvicina cautamente.
Sono una mamma con il suo cucciolo che vengono attratti da pezzi di pane e carote lasciati dai ranger qualche ora prima.

Per due ore assistiamo ad un susseguirsi di orsi che vengono a mangiare, sonnecchiare ed arrampicarsi a pochi metri da noi, e l’affluenza con l’imbrunire è talmente numerosa che nel momento di dover abbandonare il capanno per non farsi sorprendere dall’oscurità, siamo costretti ad uscire con gli orsi ancora a pochi metri da noi.
L’esperienza è bellissima e molto suggestiva, ma è sconsigliata a famiglie con bambini inferiori agli 8 anni.
La sera ci dirigiamo verso Bran, una piccola cittadina intorno al famoso “Castello di Dracula” e pernottiamo in una pensionncina con una bellissima e terrificante vista castello.

La mattina seguente ci risvegliamo con un tempo da lupi.
Ha piovuto ininterrottamente tutta la notte, e nuvole basse avvolgono le cime degli alberi dei monti affianco a noi.
Il tempo e l’atmosfera cupa contribuiscono ad accrescere in noi le aspettative di un tour da brivido e lentamente ci incamminiamo sotto la pioggia verso il castello.

La storia di Dracula si basa su un personaggio realmente esistito di nome Vlad Țepeș (in rumeno: Vlad l’Impalatore), che in Romania viene in realtà considerato una sorta di eroe nazionale. Storicamente infatti difese in maniera molto efferata le terre transilvane dalle ondate di invasori turchi del 1400.
Vlad III di Valacchia fu membro della Casa dei Drăculești e suo padre, Vlad II Dracul, fu membro dell’Ordine del Drago, fondato per proteggere il Cristianesimo in Europa orientale.
Bram Stocker, leggendo le storie sulle sue gesta decise di chiamare il suo personaggio Dracula e di ambientare il suo romanzo in queste terre.
Ci sono voci che smentiscono che questo fosse il reale castello di Vlad Tepes, affermando che abbia passato in realtà solo un paio di notti al suo interno.
Che questo castello sia o non sia stato davvero la reale dimora di Vlad, oggi ha sicuramente veicolato fortemente il turismo in questa zona.
Pullman di turisti, locali rumeni e orde di giapponesi, affollano le sale del castello tanto da non poter quasi camminare liberamente all’interno delle sue sale.
Tutto questo rovina sicuramente la magia di un posto con un immaginario lugubre e con un potenziale “da brivido” e l’esperienza risulta più deludente e turistica di quanto potessimo immaginare.
La nostra esperienza in Romania finisce il giorno seguente con una breve sosta al Bear Sanctuarium di Zarnesti, dove gli orsi provenienti da zoo e Circhi di tutta Europa vengono dati in riabilitazione per un rinserimento nel loro Habitat naturale.

Questa esperienza risulta meno coinvolgente del bear watching fatto il giorno precedente (visto che gli orsi vengono comunque visti attraverso delle recinzioni), ma sicuramente alla portata di tutti, e molto bello per i bambini di tutte le età.
Un po’ felici un po’ delusi dal rientrare in Italia senza alcun buco sul collo e con avvistamenti di orsi, ma nessun Licantropo, torniamo in Italia con un’ottima bottiglia di vino rosso di Dracul, e come al solito tanta voglia di ripartire.
Al prossimo viaggio.
Luca e Laura
Qui trovate tutti i viaggi (e i bellissimi video) di Luca e Laura:
Una settimana in Tunisia tra i set di Star Wars
Viaggio in Uganda alla ricerca dei gorilla
Viaggio in Indonesia ad Agosto: l’itinerario per 3 settimane
Marocco: le imponenti dune dell’Erg Chebbi
🔴 Aspetta! Leggi anche:
Fondatrice e autrice di BeRoad.it; Web Content Creator & Editor; Seo CopyWriter.
Adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni.
Sono sempre alla ricerca di mete kids friendly a Roma, in Italia e nel mondo, che amo condividere con voi su questo blog.
Cerca nel blog
Ciao! Sono Valentina

Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.
Lascia un commento