Le Dolomiti Friulane tra trekking, yoga e… frico!
Spegnete il telefono, tanto, lassù, non c’è modo che prenda. Nessuna telefonata di lavoro, nessuna telefonata di piacere. Perchè il piacere lì, all’Agriturismo Pian dei Tass, lo trovi in altre cose.
Passando dal lago di Barcis, un lago così azzurro da sembrare una piscina, a quelle cime delle Dolomiti che fanno da cornice ad un panorama stupefacente.
Incastonato in mezzo al patrimonio dell’Umanità, le Dolomiti Friulane, è la base ideale per trekking, escursioni e visite in mezzo alla natura, se non vi trovate là per eventi che rigenerano l’anima e il corpo come è successo a me, che mi sono ritrovata a espirare profondamente facendo yoga… E poi a inspirare i profumi di una cucina d’altri tempi, fatta con ingredienti a km zero. O meglio, a 20 metri visto che si possono andare a vedere le coltivazioni biologiche dietro l’agriturismo.
E dopo aver dormito in una baita che profuma di legno e aver fatto una ricca colazione, di giorno cosa si fa?
Puoi fare prima di tutto un trekking partendo proprio da lì, dall’agriturismo puntando alle montagne, e con la guida giusta scoprire che il Tasso (da cui “pian dei Tass”, che non sono gli animali come si tende a pensare subito) è una pianta conifera, estremamente velenosa, ma che è utile alla concimazione grazie agli uccellini che mangiano e sputano le sue bacche, oppure che il ranuncolo è velenoso, ma messo in infusione fa benissimo per i dolori. Non tutto il male vien per nuocere.
Scoprire una natura ancora selvaggia abbracciati dalle Dolomiti… Beh, non è cosa da tutti i giorni.
Puoi andare a vedere con i tuoi occhi l’imponenza del Vajont, perdere il fiato per un momento cercando di immaginare anche solo un secondo la violenza di quell’onda che è arrivata a 90 km/h e ha cancellato Erto e Casso, così, in un attimo. E’ crudele, ma sono pagine della nostra storia che almeno una volta dovremmo toccare con mano, o almeno vedere dal vivo.
Puoi farti un giro in canoa sul lago di Barcis, fare un giro a cavallo, arrampicata o Canyoning (e il mio canyoning lo racconterò a parte!), camminare fino ad un rifugio, passeggiare tra i paesini di montagna.
E poi?
Poi la sera torni in agriturismo, il telefono ritorna senza campo e l’unica cosa che ascolti sono i suoni di una natura dimenticata e le storie di Marco e della famiglia Tinor che gestisce quel paradiso da vent’anni e poco a poco l’hanno fatto diventare il posto delizioso che è.
E quando li senti parlare del loro meleto (il succo di loro produzione è divino!), delle serate a tema che organizzano (purtroppo troppi chilometri mi separano dalla “serata Frico” con 4 tipi di Frico diversi!), senti l’orgoglio e l’amore che ci mettono nel coltivare quella terra che è diventata un pezzo di famiglia.
Trovi pace, buon cibo e un’accoglienza pulita.
La prossima volta quasi quasi non chiedo la password della wifi e mi faccio bastare questo.
E il Frico.
Foto di Paola Annoni e Gianni Mezzadri
Leggi anche “Vacanza yoga a Bali: la mia esperienza allo Yoga Barn”
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Fondatrice e autrice di BeRoad.it; Web Content Creator & Editor; Seo CopyWriter.
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Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.
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