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Dieci consigli semiseri per un viaggio negli USA

Stati Uniti consigli
Stati Uniti consigli

Mentre cerco di mettermi nel mood giusto per volare verso gli Stati Uniti e lo splendido autunno del New England, penso a quel minimo di conoscenza che ho raggiunto in una cinquantina di giorni nel paese a stelle e strisce, ed ecco dieci consigli validi per tutti gli Stati, dall’est all’ovest.


Consigli semiseri. Anzi, decisamente poco seri, ma veri!

1. Noleggiate la macchina più tamarra e grossa che vi potete permettere, assicuratevi che abbia un buon impianto stereo e il cruise control. Consumerà come se avesse un buco sotto ma è uno dei pochi posti dove puoi goderti il momento del rifornimento e non metterti a sgocciolare anche l’ultima goccia di benzina dentro il serbatoio. Ok, non è un’opzione ambientalista, ma girare con una macchina grossa come una barca a vela che consuma come una punto a metano, da comunque una certa soddisfazione.


2. Fermatevi agli stop. Non è una raccomandazione, è una minaccia. Per loro STOP è STOP, non “rallento perchè tanto non c’è nessuno”. Ancora mi ricordo gli insulti di quella vecchietta a Santa Fe che mi ha chiarito esemplarmente il concetto.

3. Scaricatevi un’app che vi calcoli facilmente le mance. Vanno date, a meno che il cameriere non vi abbia infilato le dita nel piatto, mangiato metà delle patatine e rovesciato caffè bollente addosso. Sono tutti gentili, a parte una tendenza all’educazione il tutto è finalizzato a quel “dal 15 al 20% di mancia” che gli lascerete in contanti sul tavolo. E dovete farlo con gioia.


4. Entrate in uno Starbucks e chiedete una bevanda con varianti, quando vi chiederanno il nome, biascicatelo. Adoro vedermi scritto su quel bicchiere di plastica curiosi nomi di fantasia come “Lola”. A quanto pare “Paola” è di una difficoltà estrema. Figuriamoci se ti chiami Lucrezia o Antenore.

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5. Portatevi una boule dell’acqua calda anche se espatriate in pieno luglio. Gli americani sono fissati con aria condizionata a temperature polari e montagne di ghiaccio ovunque. Il concetto di “No Ice” non passa, e la sera, quando sei sul letto di un motel con una congestione da panino-mattone fossilizzato sullo stomaco, questo consiglio vi tornerà maledettamente utile.


6. Entrate in un supermercato. E’ un’esperienza che si avvicina al misticismo. Soprattutto quando trovi barattoli di yogurt in cui potresti fare il bagno e confezioni di nachos che pesano come un bambino di otto anni. Figuriamoci con la salsa. Il reparto caramelle è il mio preferito, anche il più sguarnito dei market da comunque la paga a Willy Wonka.


7. In qualsiasi fast food troverete il meraviglioso free refill, il che significa che si può riempire il bicchiere quante volte si vuole. Non abusatene, per favore. Siamo italiani ma non vorrei che fossimo banditi dall’uso di questa meraviglia di coloranti liquidi. Piuttosto divertitevi a chiedere perchè dovreste comprare una bibita grande quando la piccola può essere riempita all’infinito. La loro faccia sarà sbalordita, su queste cose sono maledettamente onesti.


8. Se doveste imbattervi in una conversazione buttate lì che abitate in una casa costruita negli anni ’30 e che sta ancora deliziosamente in piedi. Dopo lo stupore iniziale con tutta probabilità vi chiederanno di poterla portare lì, sul loro territorio, e aprirci un museo.


9. Fate sempre e ancora sempre l’assicurazione di viaggio. Costa circa 50/60 euro per un viaggio di un mesetto e sono soldi assolutamente spesi bene. I servizi sanitari costano un’occhio della testa e quello che vedete in Grey’s Anatomy – gente salvata con operazioni incredibili fatte dal buon cuore dei medici – sono poetiche scemeze. Una visita medica di cinque minuti costa tranquillamente 400 dollari, un farmaco antivirale per un’influenza pesante che non se ne va con la nostra tachipirina arriva senza problemi a 150 dollari. Se ti rompi un braccio o ti sloghi una caviglia? 5000 euro sono nulla. Quindi investite 50 euro che vi faranno rimborsare tutto alla velocità della luce.

10. Seguite le regole… soprattutto quando si parla di parchi nazionali. Spesso hanno un senso (si sprecano i siti che citano leggi strambe ancora in vigore negli USA che sono pura follia, ma qui si parla di “consigli” più che altro). Se vi dicono di non dar da mangiare agli scoiattoli perchè vi potrebbero staccare un dito in men che non si dica, o se è vietato girare da soli in zone in cui gli orsi vivono nel loro habitat… beh, non fatelo. Potreste essere l’ennesimo turista che finisce giù da una scarpata mentre si diletta in foto salterine con sfondi mozzafiato. Fidatevi, non ne vale la pena.


Le foto presenti in questo post sono state scattate da Emanuele Sabetta

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Valentina Besana

Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.

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