
Castagnaccio senza uvetta e senza zucchero: la mia ricetta
Il Castagnaccio non lo definirei un dolce, ma non è nemmeno salato. O lo ami o lo odi. E’ tipico in Toscana ma anche in Liguria, Piemonte ed in altre regioni d’Italia. Io spesso lo faccio in casa con una buona farina di castagne, senza zucchero e senza uvetta

Adoro il castagnaccio. Dev’essere una passione di famiglia visto che ho ben impresso il ricordo di mia madre che in autunno lo comprava e lo finiva in un batter d’occhio. Non è un dolce ma non è nemmeno salato. La farina di castagne gli dà quel sapore dolciastro, ma il rosmarino e l’olio fa pensare ad una focaccia.
Dovete assaggiarlo per capire di cosa parlo.
A Firenze lo fanno buonissimo, straunto ma sublime.
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La mia ricetta non prevede così tanto olio, anche perché mi piace mangiarlo a colazione con latte e caffè (lo so sono strana).
Lo preferisco senza uvetta e lo preparo senza zucchero (è già dolciastro di suo). Con i pinoli invece mi piace abbondare e, a volte, aggiungo anche nocciole o noci.
Il castagnaccio è ideale per una merenda sana e sostanziosa, da mangiare in autunno o inverno accompagnato da una tazza di tè o un caffè di cicoria (mia fissa dell’ultimo periodo, è buono e fa benissimo).

Per fare il castagnaccio vi servirà una buona farina di castagne, ottima anche per i celiaci e gli intolleranti al glutine. Questa di CiboCrudo è buonissima, dal sapore dolce e delicato e macinata molto fine.
Ma non avrete difficoltà a trovare alternative più economiche nei supermercati ben forniti, anche se vi assicuro che la qualità della farina fa la differenza nella riuscita finale del castagnaccio.
Ricetta del Castagnaccio senza uvetta e senza zucchero
Ingredienti:
- 300 grammi di farina di castagne
- 2 cucchiai di olio evo
- un pizzico di sale
- 350 ml di acqua
- 80 grammi di pinoli (oppure 40 gr di pinoli + 40 gr di nocciole o noci)
- un rametto di rosmarino per profumare

Procedimento
Mettete in una ciotola tutta la farina e un cucchiaio d’olio.
Aggiungete poco alla volta l’acqua e girate il composto a mano con una frusta, che dovrà risultare come una pastella, cremoso ma abbastanza liquido.
Potete aggiungere acqua o farina se la consistenza non vi convince.
A questo punto mettete metà della frutta secca e continuate a mischiare. Ungete una teglia tonda o rettangolare, meglio se non troppo alta (io di solito uso una teglia simile a questa) oppure usate la carta forno. Versate l’impasto e aggiungete in superficie la frutta secca rimasta, il rametto di rosmarino e un cucchiaio d’olio.

Mettete il vostro castagnaccio in forno già caldo a 180° per 35 minuti circa.
Il castagnaccio sarà pronto quando si formeranno le crepe in superficie tipiche di questa “torta” toscana. La consistenza interna sarà compatta e umida.
Castagnaccio: come si conserva

Il castagnaccio si conserva per 3-4 giorni a temperatura ambiente con un canovaccio sopra, ma in frigo potete tenerlo anche di più. D’inverno potete scaldarlo qualche minuto su una piastra calda, in forno o in padella a fuoco basso.
Vi state chiedendo se il castagnaccio si può congelare? Non l’ho mai messo nel congelatore, sinceramente non so come potrebbe essere il risultato una volta scongelato, ma non mi ispira molto, fatemi sapere se fate un tentativo.
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