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| Valentina Besana |

Camminare lento in Puglia

Guest post di Barbara
La Puglia, con il Salento, ha tanto di bello da vedere e se si procede pian piano, con il tempo di un passo cui segue l’altro, si apprezza maggiormente. Attraverso il “camminare lento” si ha la possibilità di conoscere da vicino dolmen, menhir, coste sabbiose, falesie di dorata calcarenite o candida selce, boschi ombrosi di querce e vaste pinete, distese di ulivi, tratturi, muretti a secco, trulli e “furnieddrhi”.

Muretti a secco | Flickr: boadiceafairy

Un interessante percorso riguarda la salina dei Monaci, riserva regionale “Salina e Dune di Torre Colimena”, per poi proseguire nella riserva naturale regionale “Palude del Conte e Duna Costiera”, tra i Comuni di Nardò e Porto Cesareo.
È interessante far visita, magari durante la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, ad uno degli ultimi tratti delle Ferrovie del Sud Est, dove sono ancora visibili le traversine di legno, masserie, edifici in pietra a secco e i muretti. L’aria sembra parlare una lingua megalitica.
Oppure spingersi oltre il Salento e scoprire cosa c’è tra le prime Murge, camminare tra i comuni di Putignano e Locorotondo, sulle tracce dell’acquedotto pugliese in un susseguirsi di arcate che scavalcano canaloni.
Altro posto da non perdere, maggiormente apprezzabile se vi si giunge con andatura slow, la Gravina di S. Biagio a Palagianello. Non è solo il letto asciutto di un fiume che nel passato scorreva in superficie e che ha oggi un andamento ipogeo, ma una gravina facente parte del parco naturale regionale “Terra delle gravine”, sede di un antico villaggio rupestre in prossimità del quale è stato scoperto e studiato un riparo preistorico.
Si può partire dal castello cittadino per scendere nella gravina e risalire lato ovest attraversando aree boschive e macchie, scendere, poi, nel letto della gravina e raggiungere, sul versante opposto, il villaggio rupestre con le sue chiese in parte affrescate, le cisterne, le scale intagliate nella roccia e le case grotta.
Quello salentino è un paesaggio molto vario, ricco di sorprese, angoli di macchia, coste rocciose e dune. L’agricoltura si rivela con filari di vite o con gli ulivi.
La fondazione Le Costantine, ad esempio, si è misurata con una pratica biodinamica, un’agricoltura d’avanguardia, dagli agrumeti agli apiari in pietra, dai campi coltivati agli ortaggi.
Con un altro interessante itinerario, da Porto Badisco a Minervino di Lecce, si attraversa la Valle dei Cervi, la serra di Cerfignano e la strada romana che conduce a Minervino.
Da Minervino a Giurdignano, invece, emergono i megaliti per cui il territori si è guadagnato il titolo di “Giardino megalitico d’Europa”.
Nel comune di Poggiardo si trovano boschi di querce e cave di bauxite, non mancano tracce di civiltà preistorica: cripte, strade antiche, cisterne, granai, una grande necropoli, una chiesa paleocristiana e molto altro.
Ai piedi della serra che discende da Marittima si apre una piccola insenatura.
Un solco carsico che taglia il profilo della serra regala al contempo una rigogliosa ascesa tra piante esotiche, relitti di flora locale e fossili accuratamente resi lucidi dall’acqua.
Si raggiunge il bosco di Castro ed usciti si scende lungo un tipico tratturo bordato verso il mare per tornare al punto di partenza.
Il territorio diviene punto di partenza per la conoscenza, una conoscenza che riguarda chi viene in visita ma anche chi lo abita.
Molti pugliesi non conoscono così a fondo la loro terra, la attraversano velocemente a bordo delle loro auto e non hanno il tempo di apprezzare il particolare. Qui sta la differenza nel camminare: vedere, notare e scovare meraviglie.
Chi viene in visita in Puglia, aderendo al camminare lento, potrà apprezzare e calarsi meglio nel territorio, venendo a contatto con composizione, morfologia e storia.
Un’opportunità resa possibile percorrendo gli itinerari sopra descritti e i tanti esistenti in Puglia.
Consigliamo alcuni posti dove soggiornare, Villaggi Vacanza Salento per fare un esempio, e lasciarsi, poi, guidare  alla scoperta del territorio.
 

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Valentina Besana

Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.

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