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| Valentina Besana |

Palermo: 10 tappe da non perdere

Guest post di Francesco di Sicilia Vacanze

Quando si decide di visitare una città con il centro storico più grande d’Europa, l’ideale sarebbe preventivare una permanenza di almeno una settimana per riuscire ad assaporare in maniera soddisfacente l’essenza esotica e misteriosa del posto.


foto di Archway Andres

Ma sappiamo benissimo che oggi tutto corre alla velocità della luce, tutto va troppo di fretta e anche i piaceri della vacanza non sono più un vizio su cui poter indugiare troppo.
Per fortuna, concedersi un weekend è ancora possibile e, pianificando con parsimonia e attenzione, alla portata di tutti.

Palermo
a tal proposito si propone come una soluzione sicuramente low cost, ma questo non a discapito della qualità della vacanza. Il clima, la storia, il patrimonio artistico-culturale che possiede il capoluogo siciliano farebbero impallidire la gran parte delle capitali europee, che però godono di una promozione del territorio più efficiente.

Visitare Palermo è come entrare in una macchina del tempo, che parte da 3 mila anni orsono per giungere ai giorni nostri. Tre millenni di storia sono ancora tutti visibili agli occhi del visitatore, rendendo la città un vero e proprio “museo a cielo aperto“.

Come dicevamo, un weekend consente solo un piccolo “assaggio”, e per questo sarà opportuno ottimizzare la nostra visita.

Abbiamo così pensato di indicare le 10 tappe da non perdere assolutamente a Palermo:

  1. Cattedrale
    Un imponente costruzione che racchiude la sintesi della storia palermitana. Originariamente Basilica cristiana nel VI secolo, successivamente grande moschea “Gami” nel IX secolo, ancora cattedrale cristiana nell’XI con l’arrivo dei Normanni.Un cambio di statuto religioso che segna profondamente anche la sua struttura, ove è possibile rinvenire tracce dello stile arabo, normanno, gotico, catalano, neoclassico e barocco.
  2. Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina
    Da sempre simbolo del potere palermitano: sede degli emiri arabi, poi dei sovrani con Ruggero II che costruì la meravigliosa cappella palatina, con mosaici realizzati dagli artisti bizantini con tessere musive in oro massiccio. Ancora oggi è sede del potere siciliano in quanto ospita l’assemblea regionale siciliana.
  3. Duomo di Monreale
    Un detto popolare dice: “Si va a Palermo e un va a Munriali, parti asinu e torni sceccu”. Immagino che sia di facile comprensione e renda l’idea dell’importanza di questo capolavoro. E’ considerato il più grandioso monumento dell’epoca normanna in Sicilia, e si stima che i mosaici che lo compongono, tutti in oro massiccio, raggiungano un peso superiore a una tonnellata. Il Cristo Pantocratore che sovrasta l’altare maggiore è di una bellezza commovente.
  4. San Giovanni degli Eremiti
    Il più tipico esempio dello stile arabo-normanno a Palermo. Immediatamente riconoscibile per le caratteristiche cupole rosse che fanno capolino dal lussureggiante giardino del chiostro, con alberi di arance e banane. Secondo la simbologia musulmana, le cupole rosse dovevano rappresentare il cielo, poggiato sulle torri quadrangolari che simboleggiano i 4 elementi della terra.
  5. Chiesa del Gesù o Casa Professa
    Una delle più spettacolari chiese della Sicilia, sicuramente tra le più belle chiese barocche del mondo, dichiarata monumento nazionale nel 1888. Impressionanti gli addobbi interni, con opere di maestri come Vitagliano e Giacomo Serpotta.
  6. Mercati storici: Ballarò, Capo, Vucciria
    Anche i mercati rappresentano una caratteristica peculiare di questa città e della sua vocazione araba. Seppur la “Vucciria” risulta essere forse il più famoso, da un decennio circa è ormai caduto in disuso. Tutt’altro avviene invece al “Ballarò” e al “Capo”, dove è ancora possibile ammirare una impressionante ricchezza e varietà di mercanzia, che va dalla frutta e verdura, alla carne, al pesce, a ogni genere alimentare nonché suppellettili di vario genere, in un verio e proprio tripudio di colori e odori. Pittoresco sicuramente lo stile di vendita “alle grida”.
  7. Teatro Massimo
    Capolavoro neoclassico della famiglia Basile, vero e proprio tempio lirico della città. Si tratta del terzo teatro d’Europa, addirittura il primo per ampiezza del palcoscenico. Di particolare pregio i due leoni in bronzo che fiancheggiano la scala d’ingresso, allegoria della tragedia e della lirica. Molti lo ricorderanno come location di una delle scene più famose del film “Il Padrino”.
  8. Quattro Canti o Piazza Vigliena
    E’ il centro del centro storico, incrocio barocco che divide la città in 4 mandamenti. Ad ogni angolo dell’incrocio sono presenti tre ordini di statue, che rappresentano, dal basso verso l’alto, le 4 stagioni dell’anni, i 4 sovrani spagnoli, e le 4 Sante Patrone di Palermo prima dell’avvento di Santa Rosalia.
  9. Fontana Pretoria o “della vergogna”
    Realizzata nel XVI secolo secondo il gusto del manierismo, presenta varie statue nude tra cui l’Ercole. Alle spalle il monastero delle monache di clausura di Santa Caterina, che non gradirono l’affronto e la ribattezzarono “fontana della vergogna”.
  10. Zisa
    Il nome stesso è indicativo della bellezza della struttura; deriva dall’arabo “Al-Aziza”, che vuol dire “La Splendida”. Concepita come dimora estiva dei re, è un vero e proprio capolavoro d’architettura, con perfette simmetrie e una distribuzione degli spazi interni che generano un complesso ed efficientissimo sistema di circolazione dell’aria attraverso canne di ventilazione, finestre esterne e altri congegni. Oggi è sede del Museo di Arte Islamica.

Nonostante la ricchezza della visita suggerita, Palermo offre ancora tantissimo, arricchendo la proposta con la sua gastronomia, le sue spiagge, la sua frenetica vita notturna; e ancora storie, leggende, personaggi che rendono questa città unica al mondo

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Valentina Besana

Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.

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