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Dieci consigli semiseri per un viaggio in Giappone

1. Mettete l’orologio circa 5 minuti avanti se siete puntuali, 20 minuti se siete ritardatari. I mezzi sono imbarazzantemente in orario.
Se dovrete prendere un treno sulla banchina ci sarà scritto dove entrare (anche il lato della carrozza preferibile per fare meno strada) e le porte si apriranno esattamente dove si devono aprire.


2. Un viaggio in Giappone è un buon modo per
smettere di fumare. La gente qui fuma, ma lo fa negli spazi appositi e loro sono lì, tutti uno addosso all’altro all’interno delle righe disegnate per terra e da lì non vedrete nessuno uscire dal contorno fumando. Giammai.
Se non volete sentirvi degli sfigati in un recinto, questa è l’occasione buona per mollare il pacchetto.

Vietato fumare mentre si cammina


3. Se non sopportate la gente che rumoreggia e si comporta come un selvaggio mentre mangia, questo non è il vostro paese, quindi, o vi armate di santa pazienza oppure vi mettete in tasca due tappi per le orecchie e una mascherina sugli occhi così da non vedere e sentire questi educatissimi orientali dare il peggio di sè.
Rumoreggiano, aspirano, ruttano, si infilano in bocca palle di noodle che strappano a morsi. E finchè è un vecchio signore a farlo quasi non ti sembra neanche troppo strano, ma quando è una fashion teenager rimani leggermente più perplesso.



4. Mettersi una bottiglietta d’acqua in borsa è assolutamente inutile.
In Giappone troverete distributori di bevande fredde (di ogni colore e sapore la vostra fantasia possa immaginare) e soprattutto calde (tra cui uno strano caffè chiamato Georgia, dal sapore “europeo”).
Lattine di the e caffè riscaldate a temperature vulcaniche saranno una manna nelle giornate più fredde. E quando dico ovunque significa OVUNQUE.
Anche ad un passaggio a livello in mezzo alla più sperduta campagna. Visto con i miei occhi.

Gente che passeggia a Ueno (Tokyo)


5. In Giappone i trasporti costano una follia, una sola corsa di tre fermate vi potrebbe costrare come una mezza cena in trattoria, figuriamoci su tratte più lunghe. Quindi, se non avete intenzione di rimanere fissi in una sola città è assolutamente conveniente l’acquisto del Japan Rail Pass (della linea JR che copre sia linee metropolitane che tutta la rete di treni super veloci).
Il costo? 207 € per una settimana e di 329 € per 14 giorni (col cambio sfavorevole che ho beccato io l’ho pagato circa 450 €… quindi, occhio anche a quello!). Sembra incredibile ma si, questi sono prezzi convenienti. Il pass si può comprare solo dall’estero e prima della partenza. Su www.jrpass.com le informazioni sono pratiche e semplici.

6. Tatuati, fatevene una ragione: negli onsen (i caldissimi bagni pubblici spesso termali) non entrerete. In Giappone, siamo dei ghettizzati.
Se la vostra arte da pelle è abbastanza ridotta potete provare a coprire il tutto con un cerottone color carne, ma se avete un dragone che vi tappezza tutta la schiena, per loro siete solo dei sospetti membri della mafia giapponese.

7. Entrate in una sala da pachinko (un gioco d’azzardo simile ad un flipper ma in cui non devi fare nulla che non sia guardare le biglie d’acciaio cadere e farti stordire dalla musica da discoteca che non ha nulla a che invidiare al Cocoricò il 15 di agosto) e subito dopo fate un salto in uno dei sexy shop di Akihabara in cui vendono materiale per adulti così strano che potrebbe andare oltre la fantasia di chiunque.
Anche attraverso questo si può provare a capire il folle e impenetrabile mondo dei giapponesi.

8. Il mercato del pesce di Tokyo. Questo è un consiglio che non bisognerebbe dare ma… Anche se non si può (l’ingresso ai turisti è consentito dalle 9) andate lo stesso alle 6 del mattino e girate per i banchi in allestimento, mentre scaricano tonnellate di pesce freschissimo. Suggestivo.
Dopo un’oretta che curiosate vi verranno sicuramente a chiedere di andarvene… Ma il meglio l’avete già visto. Solo fate attenzione ai carrellini che sfrecciano (non è un modo di dire, vanno velocissimi!) tra i corridoi. I vostri piedi sono avvisati.

I carrelli del mercato del pesce


9. Se riuscite a programmare il viaggio in qualsiasi periodo dell’anno, scegliete aprile, scegliete il tempo della fioritura dei ciliegi:

Hanami. Mi ha sempre incuriosito la loro passione per queste specifiche piante in fiore, ma non ero mai riuscira a capire l’entusiasmo estremo che spinge migliaia di persone a sdraiarsi nei parchi o a dormire sotto le piante per poter veder schiudersi la meraviglia.

Quando sei là e sei in mezzo a viali gonfi di fiori che ti “nevicano” addosso ad ogni soffio di vento… beh, la magia la capisci e comprendi anche perchè hanno anche un termine per definire questo momento. Hanami, significa proprio “contemplazione dei fiori”.


10. Cibo, cibo e ancora cibo. La cultura giapponese è impregnata di cibo, quindi non fermatevi al sushi, che è decisamente marginale. Bevete Matcha (the verde dal colore fosforescente che di regola bevono con latte), cercate i prodotti più strani nei supermercati, innamoratevi del ramen (io personalmente ho sviluppato una dipendenza e una nostalgia cronica per questa zuppa). Il cibo è nutrimento ed arte. E se vi chiedete come mai usano tanto la crema di castagne in tutti i dolci beh, vi devo fare una triste rivelazione. Non sono castagne, sono fagioli. Semplici fagioli.

Uno dei siti più belli e densi di informazioni utili per partire per il paese del Sol Levante è senza dubbio quello di Marco Togni (www.marcotogni.it) in cui adesso si può trovare anche una guida stampabile gratis. O altrimenti leggete la nippo-guida di Be Road!

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Valentina Besana

Mi chiamo Valentina Besana, adoro viaggiare con il mio compagno e i nostri due figli di 10 e 13 anni. Da quando siamo una famiglia sono sempre alla ricerca di mete kids friendly che amo condividere su questo blog.

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